sabato 20 giugno 2009

L'Associazione Pr.I.So. è stata accreditata ente di Servizio Civile

In seguito all'apposita istanza presentata presso la Regione Calabria, l'Associazione Culturale-Cattolica Pr.I.So. (Progetto Impegno Sociale) è stata riconosciuta ente autorizzato a svolgere il seguente progetto di Servizio Civile Nazionale:


SCHEDA PROGETTO PER L'IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA


ENTE

Ente proponente il progetto: Associazione "Progetto Impegno Sociale" Pr.I.So.
Codice di accreditamento: NZ04834
Albo e classe di iscrizione: Albo Regionale Classe IV

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

Titolo del progetto: Anziani tra passato, presente e futuro.
Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica: Settore D "Educazione e promozione culturale" 01 Centri di Aggregazione (anziani) - 02 Attività artistiche (cinema, fotografia, teatro, arti visive).
Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: PREMESSA - L’associazione Pr.I.So. fin dalla sua nascita , anno 1992, ha centrato la sua attenzione verso la promozione di momenti di aggregazione e formazione dei giovani residenti nel comune di Squillace e del comprensorio, (comuni di : Amaroni, Vallefiorita, Stalettì).
Tra le iniziative avviate si riportano:
• Avvio e gestione del servizio informagiovani;
• Stampa e diffusione del periodico intercomunale “la Piazza”;
• promozione e gestione del progetto di prevenzione del disagio giovanile denominato “Sinergie” che ha permesso di realizzare iniziative ed attività differenziate:
 Campagne di sensibilizzazione antifumo
 Percorsi di alfabetizzazione informatica
 Incontri in-formativi
 Gemellaggi intra ed extraregionali;
 Visite guidate: Santa Severina, Corigliano, Sila, Pizzo, Tropea
 Carnevale insieme
 Convegno sull’orientamento
 Programma radiofonico in collaborazione con “Radio Squillace”
 Cineforum;
 Allestimento sala prove per gruppi musicali;
 Organizzazione concerti e spettacoli con la partecipazione di giovani nel ruolo di musicisti, cantanti e ballerini ;
 Partecipazione di delegazioni di giovani di Squillace ai Campus Giovani di: Trento, Caltagirone, Avellino e Cagliari;
 Progetto JAZZ ( partecipazione di giovani squillacesi alla settimana europea di giovani musicisti- (Mucron-Belgio dal 23 al 29 agosto 2003)
• Promozione e gestione della manifestazione di rievocazione storica denominata “Castello in festa”.
Nel corso degli anni la Pr.I.So. ha curato lo sviluppo delle relazioni organizzative attraverso un ruolo attivo nell’ambito di reti territoriali quali la rete per l’innovazione delle politiche di welfare denominata ITER (
http://www.iterwelfare.org/) , la rete regionale “Calabria Solidale” , comprendente realtà del volontariato e della cooperazione sociale di altre province calabresi, e la rete “Bianca & Berni” con il Cesv di Roma.

Sociale inesistente
L’ambito territoriale di riferimento della Pr.I.So. è costituito da fra cui sono compresi i comuni di Squillace; Stalettì, Amaroni e Vallefiorita. Caratteristica comune di queste piccole realtà , solo il comune di Squillace supera i 3000 abitanti (3354), mentre i comuni di Amaroni e Stalettì hanno una popolazione al di sotto di tale soglia, è rappresentata da una totale assenza di servizi sociali erogati dai comuni. Le iniziative sociali e culturali, finora realizzate, sono il frutto della presenza e della progettualità di organizzazioni di volontariato e di terzo settore . Uno degli ambiti di intervento di queste organizzazioni è rappresentato da adolescenti e giovani, sia pur con interventi parziali e spesso frammentati: attività sportive, aggregazione sociale, attività musicali. Fra le altre necessità, in questo territorio si sente la mancanza di figure professionali in grado di collegare, relazionare e valorizzare tutti i mondi vitali dei minori e dei giovani.A tale scopo la Pr.I.So. intende utilizzare l’opportunità del servizio civile per rafforzare nei giovani squillacesi, compresi tra i 18 ed i 28 anni, una forte identità legata a valori fondamentali quali: solidarietà, rispetto degli altri e dell’ambiente, sensibilità verso le diverse forme di disagio sociale.
Il progetto “Anziani tra passato e futuro” intende focalizzare le sue attenzioni verso la fascia della terza età, area della popolazione in forte crescita anche nel nostro contesto, proponendo un percorso progettuale volto ad una piena valorizzazione della memoria , delle tradizioni e delle abitudini di un tempo , in cui il ruolo degli anziani sarà di attore-protagonista. Il progetto intende superare lo schema tipo dell’anziano ormai passivo e bisognoso solo di servizi socio-sanitari. Lo scopo principale del progetto è di mettere in atto una moderna sperimentazione di promozione della salute. Come autorevolmente sancito dall’OMS, la salute non è la semplice assenza di malattia ma è una condizione di benessere psico, fisico e relazionale della persona all’interno del contesto in cui vive. Il concetto comprende il miglioramento degli stili di vita così come quello dell’ambiente,ma sottolinea la necessità di un forte investimento nell’area delle relazioni intese come vere e proprie determinanti di salute.

La popolazione ultra 65 anni residente a Squillace









In sintonia con quanto avviene nel resto del Paese, anche a Squillace si registra una presenza considerevole di popolazione anziana, le cui esigenze di qualità di vita non possono essere racchiuse nel paradigma del progressivo deteriorarsi delle funzioni fisiche e mentali. Tale logica ha finora concentrato l’attenzione verso un’offerta di servizi, quasi esclusivamente, di tipo sanitario. Le ricerche più aggiornate di psicologia, sociologia e geriatria attestano invece che una delle variabili determinante sulla salute delle persone anziane riguarda, per lo più, il sistema delle relazioni umane. L’assunto di queste ricerche è il seguente: tanto più l’anziano tende ad isolarsi ed a non sentirsi impegnato in ruoli attivi all’interno del contesto di riferimento, tanto maggiore è il rischio di una perdita progressiva delle sue potenzialità fisiche e psichiche.Tale condizione è correlata al manifestarsi di disturbi sia attinenti alla sfera bio-psicologica sia relativi ad altre funzionalità (mobilità, interazioni, comunicazione).


Obiettivi generali:
•contribuire ad elevare la qualità di vita delle persone anziane auto-sufficienti e/o parzialmente autosufficienti, residenti a Squillace mediante un sistema integrato di interventi ed attività volto al loro coinvolgimento attivo;
•migliorare il livello di socializzazione dell’utenza anziana a domicilio, favorendo dinamiche relazionali fuori dal contesto domiciliare, migliorando così la qualità della vita e stimolando lo sviluppo di nuovi interessi e motivazioni;
•valorizzare abilità, competenze e saperi, parte di un patrimonio esperienziale che rappresenta la memoria e l’identità dell’intera comunità;
•favorire attraverso l’organizzazione di eventi e/o l’elaborazione di prodotti multimediali, il passaggio di “consegna della memoria storica” dagli anziani alle nuove generazioni;
•offrire ai giovani di servizio civile un’occasione di crescita e scambio intergenerazionale valorizzando la sensibilità sociale nei confronti dei soggetti maggiormente vulnerabili sia nel proprio contesto, che in realtà territoriali più ampie.


Obiettivi specifici:
- Sensibilizzare le nuove generazioni alle tematiche relative al dialogo intergenerazionale mediante occasioni di scambio e di confronto;
- Sensibilizzare la comunità alle tematiche relative alla solitudine della terza età;
- Valorizzare i processi di “recupero della memoria” attraverso la scoperta delle storie di vita delle persone anziane;
- Concorrere alla realizzazione di nuove attività di impegno di vita attiva delle persone anziane, anche mediante il coinvolgimento delle scuole ed associazioni presenti sul territorio;
- Realizzare momenti di in-formazione su stili di vita salutari delle persone anziane.


Risultati attesi:
In relazione al contesto descritto ed agli obiettivi indicati, attraverso la realizzazione del presente progetto, si intendono conseguire i seguenti risultati:
•Mappatura di tipo quanti/qualitativo dei bisogni e delle risorse degli anziani di Squillace;
•Costituzione di un gruppo di progetto con i referenti delle organizzazioni partners (Polo sanitario, Parrocchia, Istituto comprensivo, Patronato sindacale anziani);
•Programmazione-gestione di seminari in-formativi su salute e benessere nella terza età;
•Raccolta di materiale informativo (storie di vita) e documenti per la realizzazione di elaborati finali da presentare alle scuole ed alla popolazione di Squillace;
•Incontri giornalieri dei volontari per l’animazione a domicilio (racconti di storie di vita, lettura giornali, libri e riviste, compagnia, passeggiate, ecc...)


Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:
Il primo giorno di Servizio civile è dedicato alla accoglienza dei volontari da parte dell’Ente ed in particolare:
•vengono svolti gli adempimenti amministrativi;
•vengono informati i volontari su tempi e modi del percorso formativo;
•vengono informati i volontari sui loro diritti ed i loro doveri;
•vengono distribuite copie della “Carta di Impegno etico del Servizio Civile”
•vengono raccolti i dati e la documentazione amministrativa e fiscale da inviare all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile;

Entro il 1° mese:
viene realizzata la formazione generale da parte del CESV;
viene realizzata la prima formazione specifica relativa all’attività da svolgere all’interno della sede di accoglienza;
avviene il primo contatto e la “familiarizzazione” con l’OLP di riferimento;
avviene l’inserimento dei giovani del Servizio Civile nei gruppi che gestiscono ed attuano il progetto di impiego dei Giovani

Tra il 2° ed il 3° mese:
•viene avviata operativamente l’attuazione del progetto;
•viene messo a punto il materiale per le campagne informative;
•vengono avviati i contatti con le strutture coinvolte nel Progetto per l’avvio delle attività intergenerazionali previste con i giovani;
•settimanalmente viene monitorato l’andamento del progetto all’interno di una apposita riunione d lavoro;
•vengono avviati i primi seminari, incontri, conferenze con i giovani;
•viene effettuato il primo monitoraggio con questionario di valutazione rivolto agli OLP, ai Tutor, ed ai Volontari;
•vengono realizzati dei Focus Group con i Volontari e OLP.

Tra il 7° mese e la fine del progetto:
•Viene effettuata una seconda formazione curriculare per i Giovani;
•Si concludono i seminari, incontri, conferenze con i giovani;
•Viene effettuata la formazione/valutazione finale;
•Viene effettuata una manifestazione di chiusura dell’esperienza.


Rispetto alle fasi di lavoro sopra delineate, si prevede la realizzazione delle seguenti attività:

Fase 1 - Accoglienza e formazione generale
• Incontro di accoglienza
• Realizzazione del percorso di formazione generale

Fase 2 - Inserimento nel servizio e formazione specifica
• Realizzazione del percorso di formazione specifica
• Incontri di programmazione
• Attività di affiancamento volontari / Operatore Locale di Progetto

Fase 3 – Svolgimento del servizio
La giornata tipo di servizio si sviluppa, di norma, tenuto conto di una necessaria flessibilità dovuta ala particolare tipologia d’utenza, sarà così organizzata:
 Coinvolgimento degli utenti nelle attività ricreative e di gestione del tempo, secondo il programma predisposto: gioco delle carte, giochi didattici, terapia occupazionale, lettura del giornale, giochi di gruppo, passeggiate, laboratori, guida e stimolo alla conversazione, con l’obiettivo di mantenere la capacità di concentrazione e di attenzione, far recuperare e far condividere eventi ed emozioni del vissuto individuale, favorire lo scambio di impressioni ed esperienze e sviluppare e stimolare la componente creativa individuale
 Partecipazione attiva all’organizzazione di eventi rivolti alla popolazione ed incontri nelle scuole finalizzati alle tematiche della prevenzione e sensibilizzazione
 Gestione di laboratori di animazione e organizzazione di attività coinvolgendo le associazioni ed altre realtà del territorio
 Supporto all’ operatore nello svolgimento delle varie attività, ludiche, manuali, musicali, artigianali;
 Supporto all’anziano e/o alla famiglia per acquisti beni di prima necessità;

Fase 4 - Rielaborazione e restituzione dell’esperienza
 Incontri di valutazione interni al progetto
 Produzione del "Diario Civile" (il racconto di un anno di servizio attraverso le esperienze, le immagini, le realizzazioni, le difficoltà... legate alla realizzazione del progetto)

Oltre alle risorse previste dalla vigente normativa in materia di Servizio Civile, per la realizzazione delle attività previste ciascun volontario interagirà attivamente con le seguenti altre figure: assistente sociale, geriatra e psicologo dell’azienda sanitaria, Parroco. Vi saranno inoltre le seguenti figure volontarie dell’associazione Pr.I.So. con una decennale esperienza di volontariato nell’ambito di attività sociali : sociologo, 2 ass. sociale, 2 docenti di scuola superiore, animatore.




Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
Il ruolo previsto per i volontari coinvolti nel progetto rivolto ad anziani fragili, è quello di agire come animatori e partecipare ad iniziative di divulgazione e sensibilizzazione riguardo alle tematiche dell’anziano in interventi nelle scuole e sul territorio.

Attività previste:
• Compagnia, animazione, socializzazione offerta sia a domicilio che negli spazi di aggregazione sociale, con proposte che permettano anche la fuoriuscita dell’utenza dal domicilio per occasioni socializzanti anche in altri contesti con la presenza del volontario;
• Svolgimento di mansioni ausiliarie di aiuto e supporto agli ordinari bisogni quotidiani quali aiuto nella spesa, commissioni, disbrigo pratiche burocratiche, lettura giornali e letteratura, informazioni di utilità che consentano all’anziano di qualificare e migliorare il proprio grado di integrazione nel contesto sociale e di comunità ed il mantenimento/miglioramento delle capacità relazionali residue;

 Partecipazione attiva alle attività previste per la sensibilizzazione delle tematiche dell’anziano in eventi pubblici ed incontri nelle scuole;
 Organizzazione e partecipazione ad attività di coinvolgimento della associazioni e di altre realtà del territorio da realizzare all’interno degli spazi della parrocchia e del sindacato pensionati CISL;
 Partecipazione attiva alla Creazione di materiale per la realizzazione e la gestione di laboratori di animazione;
 Supporto attività ricreative di vario genere;
 Collaborazione per la realizzazione di seminari informativi sul benessere dell’anziano;
 Progettazione di dettaglio e produzione del "Diario";
 Presentazione / diffusione del "Diario".

Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4

Numero posti con vitto e alloggio: 0

Numero posti senza vitto e alloggio: 4

Numero posti con solo vitto: 0

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30

Giorni di servizio a settimana dei volontari (min. 5, max. 6) : 6

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Alle/ai volontarie/i è richiesta la disponibilità a seguire tutti i momenti formativi proposti, le riunioni d’èquipe e di supervisione insieme ai responsabili di servizio. Viene richiesta la partecipazione e l’affiancamento a tutte le attività di sostegno e assistenza agli anziani.

Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Per la pubblicizzazione del progetto saranno utilizzati i seguenti strumenti:
• Attività di volantinaggio e affissione di locandine in luoghi di aggregazione giovanile;
• TV e radio locali.
• Contatti con Istituti scolastici medi superiori;
• Bacheca del centro per l’impiego della Provincia di Catanzaro
• Siti internet

Data l’importanza della diffusione del SCN fra tutte le fasce di cittadini, di una corretta conoscenza delle sue finalità e destinatari, tutti i volontari partecipanti al progetto svolgeranno, nell’ambito del monte ore annuo, le seguenti attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
1° mese di servizio: Presentazione e conferenza stampa di avvio del progetto, in presenza dei volontari e dell’ OLP, in cui si evidenziano le finalità e gli obiettivi del progetto e l’apporto dei volontari in servizio civile: 5 ore;
2°/11° mese di servizio: in occasione di iniziative pubbliche connesse alle attività statutarie e di progetto, verranno organizzate 2 occasioni di diffusione e promozione del SCN e dei suoi risultati: 10 ore;
3°/11° mese di servizio: incontri con le scuole presenti sul territorio, inferiori e superiori, per presentare, attraverso l’esperienza, le finalità del SCN ed i risultati raggiunti: 10 ore;
12° mese di servizio: presentazione e diffusione pubblica del “Diario di Viaggio: un anno in Servizio Civile Nazionale” che il gruppo di volontari avrà elaborato durante i 12 mesi di servizio,
traendo spunti delle attività quotidiane, dalla formazione, dal monitoraggio, dagli incontri di
tutoraggio, e dalle varie occasioni di scambio e confronto: 5 ore.
Totale ore: 30

Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
Attraverso l’azione attiva delle sedi locali di progetto vengono sensibilizzati ed invitati a presentare la domanda i giovani che già hanno svolto o stanno svolgendo attività di volontariato al fine di favorire un reclutamento efficace capace di ridurre al minimo gli abbandoni dovuti all’impatto con le attività da svolgere. Tutti i giovani candidati che presentano domanda devono affrontare due gradi di selezione:
• Compilare un questionario di selezione quale strumento preparatorio al colloquio di selezione;
• Sostenere un Colloquio psico-attitudinale.
I responsabili delle attività di selezione hanno come prima soglia di accesso quella della corrispondenza fra lo skill individuale del candidato e le caratteristiche descritte dal progetto.
Da tale base viene definita una graduatoria che tiene conto soprattutto dell’interesse del candidato verso un determinato settore/attività e della complessità del compito da svolgere. Gli elementi che vengono utilizzati al fine della redazione delle graduatorie sono i seguenti:
• precedenti di esperienze di volontariato, in generale o specifiche nel settore di intervento;
• dati emergenti dal colloquio individuale;
• risultato del questionario di selezione.
Attraverso l’azione attiva delle sedi locali di progetto vengono sensibilizzati ed invitati a presentare la domanda i giovani che già hanno svolto o stanno svolgendo attività di volontariato al fine di favorire un reclutamento efficace capace di ridurre al minimo gli abbandoni dovuti all’impatto con le attività da svolgere. Tutti i giovani candidati che presentano domanda devono affrontare due gradi di selezione:
• Compilare un questionario di selezione quale strumento preparatorio al colloquio di selezione;
• Sostenere un Colloquio psico-attitudinale.
I responsabili delle attività di selezione hanno come prima soglia di accesso quella della corrispondenza fra lo skill individuale del candidato e le caratteristiche descritte dal progetto.
Da tale base viene definita una graduatoria che tiene conto soprattutto dell’interesse del candidato verso un determinato settore/attività e della complessità del compito da svolgere. Gli elementi che vengono utilizzati al fine della redazione delle graduatorie sono i seguenti:
• precedenti di esperienze di volontariato, in generale o specifiche nel settore di intervento;
• dati emergenti dal colloquio individuale;
• risultato del questionario di selezione.

Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:
Parrocchia S. Maria Assunta;
Patronato Anziani CISL;
Azienda Sanitaria di Catanzaro;
Istituto scolastico comprensivo di Squillace.


Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Per l’attuazione del progetto l’associazione Pr.I.So. dispone di una sede con: due stanze, una stanza per la segreteria e una stanza per le riunioni, i colloqui di accoglienza, gli incontri d’èquipe e di supervisione.
Risorse strumentali
 2 computer;
 2 stampanti,
 fax
 video-proiettore;
 macchina fotografica digitale;
 video camera.

Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Al termine del servizio civile nazionale l’associazione rilascerà un attestato sulle seguenti competenze acquisibili:
􀂾 Esperienza di lavoro di équipe;
􀂾 Studio ed approfondimento delle tematiche legate ai temi della terza età;
􀂾 Esperienza e valorizzazione delle competenze relazionali ed educative espresse nel lavoro con i giovani;
􀂾 Acquisizione di competenze nell’utilizzo di una metodologia comunicativo relazionale che sfrutta molteplici linguaggi comunicativi (animazione corporea, musica, immagini);
􀂾 Competenze riguardo la gestione e l’aggiornamento di un sito internet;
􀂾 Competenze nella predisposizione ed allestimento di materiali didattici;

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
METODOLOGIE & TECNICHE
Nella realizzazione dei diversi moduli formativi sarà utilizzata la Metodologia Attiva che alterna diverse situazioni e tipi di coinvolgimento da parte dei volontari. L’equipe formativa ha a sua disposizione un’ampia gamma di strumenti didattici più o meno strutturati tra cui possiamo citare:
• il lavoro in piccoli gruppi per la discussione e il confronto rispetto a esperienze personali;
• la lezione frontale per il passaggio di informazioni e di conoscenze su tematiche di interesse generale;
• comunicazione in plenaria per i momenti orientativi e di informazione specifica nonché per la gestione dei momenti di discussione;
• lo studio dei casi per l’approfondimento di situazioni specifiche sulla base di esperienze realmente vissute da altri Volontari;
• il gioco di ruolo (roleplay) e le simulazioni per provocare processi di immedesimazione in situazioni verosimili e che, per analogia, possono ampliare la consapevolezza delle risorse e dei limiti personali nei diversi contesti.
Uno spazio e un tempo appropriato vengono dedicati ad attività ed esercizi di conoscenza dei partecipanti al fine di poter strutturare agende formative il più possibile attinenti alle risorse e alle difficoltà presentate dai partecipanti: il contatto con la realtà dei volontari aumenta la possibilità di apertura e lo scambio di informazioni fra i partecipanti. Per armonizzare le dinamiche interne al gruppo in formazione, vengono proposti:
a) esercizi di movimento e attivazione (energizer);
b) attività creative che stimolano l’utilizzo di altri codici comunicativi e arricchiscono la qualità delle informazioni a disposizione del gruppo.
Ogni formatore si propone come “facilitatore dei processi di apprendimento” alternando nuovi stimoli/esercizi a momenti di condivisione delle attività proposte. Tale approccio è in grado di moltiplicare la capacità di analisi e il riconoscimento delle proprie risorse da parte dei partecipanti.

Contenuti della formazione

I° modulo: il pianeta anziano: ORE 10
• Anziano oggi: presentazione ed analisi dei dati statistici
• Anziano nella società: la perdita di ruoli, positivi;
• Il disagio
• La solitudine
• Principali problematiche e situazioni di emergenza
• Le principali patologie:componenti psicologiche
• Importanza dell’ autonomia
• La famiglia

II° modulo: la relazione con l’ anziano nel sostegno di attività risocializzanti: ORE 10
• La Relazione d’ aiuto
• La comunicazione efficace:principi e tecniche
• Le attività di socializzazione e di promozione della salute dell’anziano;
• Costruzione rubrica numeri utili 10

III° modulo: aspetti socio-sanitari: ORE 10
• Elementi di geriatria
• Prevenzione e controllo
• Cenni di primo soccorso

IV° modulo: il sistema di welfare previsto dalla legge 328/2000: ORE 10
• Il sistema dei servizi per anziani nel Welfare italiano
• Il Micro- progetto sociale
• I servizi per anziani sul territorio
• Elementi Legislativi riguardo L. 328-00 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”
• La legge regionale n. 23/2003

Durata: 40 ore

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