sabato 16 ottobre 2010

EMERGENZA CALDO: ECCO COME DIFENDERSI!



SQUILLACE - Estate è sinonimo di sole e temperature elevate che spesso possono causare seri danni alla salute.
Allo scopo di fornire ai cittadini squillacesi, e in particolar modo alle persone anziane, indicazioni pratiche su come affrontare il caldo, si è tenuto a Squillace uno specifico convegno, su iniziativa dell’associazione Priso (Progetto Impegno Sociale), nell’ambito del progetto di servizio civile denominato “Anziani tra passato presente e futuro”, con la collaborazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, la parrocchia S. Nicola di Squillace Lido e la Fondazione Calabria Etica.
Dopo i saluti del parroco padre Piero Puglisi, il presidente della Priso, il sociologo Franco Caccia, ha evidenziato che l’aumento della popolazione anziana richiede a tutte le istituzioni ed organizzazioni di guardare a questa fascia della popolazione come persone ancora capaci di dare un loro attivo contributo per le nuove generazioni.
“Per quanto riguarda le politiche della salute - ha aggiunto - ciò comporta la scelta di riservare una maggiore attenzione alla prevenzione”. La volontaria Dorotea Bosi, ha presentato le iniziative finora realizzate nell’ambito del progetto di servizio civile e quelle di prossima attuazione, come l’indagine conoscitiva sui bisogni e sui desideri della popolazione anziana squillacese e la sperimentazione di un laboratorio per la ginnastica dolce.
Pietro Gareri, medico geriatra dell’Asp di Catanzaro, ha precisato che l’attenzione verso i metodi di difesa dal caldo eccessivo è una pratica molto importante per la salute. Nell’estate del 2004, infatti, in Italia si registrarono oltre 4000 decessi di persone anziane proprio a causa dell’eccessiva temperatura climatica.
I rischi maggiori, anche in questo caso, riguardano le persone anziane che vivono da sole. Nel fornire una serie di indicazioni e suggerimenti, Gareri ha suggerito di evitare di uscire da casa nelle ore più calde del giorno, di assicurare uno spazio adeguato nei pasti giornalieri alla frutta e alla verdura, di bere due litri di acqua al giorno, di indossare abiti leggeri.
Mario Cortese, segretario generale della Fondazione Calabria Etica, ha riportato l’esperienza attuata negli anni scorsi a Catanzaro, ad opera di un gruppo di associazioni di volontariato.
“In collaborazione con il Comune capoluogo - ha affermato Cortese - nell’ambito del progetto denominato ‘associazioni amiche’, abbiamo curato la consegna a domicilio di un pasto caldo giornaliero ad anziani che vivevano da sole.
Un’ esperienza che ha rafforzato il convincimento che offrire ad una persona sola, ancor più se ammalata, il conforto di una presenza e di una parola, permette di attivare energie e risorse che consentono di andare avanti con maggiore dignità e serenità”.

22/06/2010

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