sabato 16 ottobre 2010

I GIOCHI DI UNA VOLTA



Il progetto di servizio civile denominato “Anziani tra passato presente e futuro”, promosso dall’associazione Pr.I.So. di Squillace, mette a segno un altro importante successo. Nei giorni scorsi, presso le scuole primarie di Squillace Lido si sono tenuti due appuntamenti centrati sulla scoperta del mondo e della vita dei nonni. Una piccola mostra di oggetti e foto da lavoro, da cucina e da arredo, materiale raccolto dagli alunni e dai quattro volontari impegnati nel progetto, ha costituito lo sfondo per i racconti su usi ed abitudini delle famiglie di una volta. Questa fase ha visto anche il coinvolgimento della maestra in pensione Maria Zofrea con l’attiva partecipazione di anziani di Squillace centro e della zona marina. “Il nostro principale obiettivo - ha affermato il presidente dell’associazione Priso, il sociologo Franco Caccia - è di offrire agli anziani di Squillace occasioni per partecipare attivamente alla vita della comunità.
Allo stesso tempo è fondamentale far comprendere alle nuove generazioni il grande valore dell’ esperienza, del saper fare e della saggezza di cui dispongono le persone anziane. Aiutare i bambini ad apprendere attraverso il divertimento ed il gioco è uno delle più efficaci strategie educative”.
A tale scopo i promotori del progetto hanno riservato uno specifico spazio ai giochi di una volta.
E’ stato un vero spettacolo vedere centinaia di bambini partecipare con entusiasmo alle competizioni individuali e di gruppo proposti dagli organizzatori: giochi sconosciuti dalla stragrande maggioranza degli alunni, come il tiro alla fune, la campana, “u strumbu”, “u circhiu”, il gioco dei bottoni, la gara del fazzoletto. Durante gli incontri, alla presenza anche del dirigente scolastico Leone Campanella, il presidente Caccia ha avanzato la proposta di creare un museo permanente della cultura contadina.
La mostra potrebbe essere lo spazio ideale per aiutare le nuove generazioni a ripensare alla vita di una volta, quando, pur in presenza di ristrettezze e difficoltà di ogni tipo, si riusciva a dare il giusto valore ai rapporti umani, alla solidarietà, al rispetto di cose e persone.

21 e 25/05/2010

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